domenica 29 novembre 2009

Bienate di Magnago, rave nei boschi: 4 arresti e 255 denunce



La musica techno era talmente alta e i ragazzi erano così pieni di alcol e droga che, quando i carabinieri hanno iniziato a perquisire i camper posteggiati e a controllare alcuni ragazzi, gli oltre 500 giovani tra i 20 e i 25 anni che si erano ritrovati a un rave illegale in un'area boschiva demaniale della frazione Bienate di Magnago (Milano) hanno continuato a ballare e a sballarsi senza accorgersi di nulla.
Così i militari della Compagnia di Legnano, entrati in azione intorno alle 4 di domenica 4 ottobre, hanno avuto la possibilità di documentare la situazione e arrivare ad arrestare in flagranza quattro spacciatori (due italiani e due di origine marocchina, tutti con precedenti specifici), e denunciare ben 255 giovani, tra cui una trentina di stranieri, per disturbo della quiete pubblica e invasione di terreni o edifici.
L'operazione ha coinvolto una trentina di militari: dopo aver bloccato tutte le vie di accesso e di fuga, alcuni carabinieri in borghese si sono infiltrati nella bolgia secondo un dispositivo definito per contrastare questo genere di manifestazioni e che, meno di un mese fa, aveva portato a denunciare 125 giovani che si erano ritrovati per un altro party a base di techno in un'area dismessa di Cornaredo (al quale abbiamo partecipato anche noi di SKY.it per raccontare con testi e foto cosa accade durante i rave party), sempre in provincia di Milano.
tra i 255 denunciati ci sono anche i tre organizzatori-dj del party illegale, un 30enne modenese e due muratori di Parabiago (Milano) già denunciati in passato per gli stessi reati, che erano stati fermati una settimana fa del rave nello stesso bosco dove si erano evidentemente recati per un sopralluogo.
I carabinieri hanno ricostruito che i partecipanti, tra cui molti giovani stranieri provenienti da Germania, Croazia, Svizzera e Belgio, hanno saputo il luogo e l'ora del rave alle 23 di sabato 3 ottobre quando su una pagina protetta da password di un blog su "MySpace", gli organizzatori hanno rivelato i dettagli dell'iniziativa, intitolata "Fuck de niu scuul".
A questo punto, già allertati dell'iniziativa grazie al tam tam su Internet e via sms, i giovani su auto, camper e furgoni carichi di sacchi a pelo e tende si sono diretti nel bosco del milanese dove hanno trovato ad aspettarli gigantesche casse acustiche alimentate da generatori portatili che trasmettevano musica a tutto volume e i pusher pronti a vendergli qualsiasi sostanza. In particolare i militari hanno sequestrato soprattutto dosi e pasticche di ecstasy, ketamina, speed, marijuana e cocaina, oltre a circa 1.800 euro ritenuti provento dello spaccio.

Testo tratto da sito sky tg24

mercoledì 25 novembre 2009

Serve la legna per le pizze: pizzaiolo ne ruba 5 quintali in un bosco di Magnago



25 Novembre 2009
Il proprietario lo filma e consente la denuncia per furto
Serve la legna per le pizze: pizzaiolo ne ruba 5 quintali in un bosco di Magnago
Magnago I carabinieri della Compagnia di Legnano hanno denunciato a piede libero un uomo,F.T., 63enne, titolare di una pizzeria, per furto di legna.
L’uomo è infatti riuscito a rubare almeno 5 quintali di legna da un bosco, in Magnago, di proprietà di un uomo. Si è presentato alle prime luci dell’alba nel bosco con una motosega e ha deciso di tagliarsi la legna e caricarla sul un furgone di sua proprietà. Ma il proprietario, un uomo pensionato 73enne, che passava come di consueto da quelle parti, ha notato il ladro di legna e, invece che intervenire direttamente, ha pensato bene di filmare la scena con un telefonino, registrando anche il numero di targa del furgone, intestato al ladro.
Subito dopo si è recato alla Stazione Carabinieri di Castano Primo, dove ha mostrato le prove dell’avvenuto furto e ha reso possibile l’individuazione dell’autore. Alla domanda del perché stesse rubando tutta quella legna, il pizzaiolo ingenuamente ha risposto che gli serviva per la cottura delle sue pizze…
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